venerdì 16 gennaio 2015

INTRODUZIONE - Come costruire una canna di bambù a modo mio. Articolo di Marco Schiavi

INTRODUZIONE

Una sera gli amici Andrea e Diego mi hanno chiesto di scrivere un articolo, da inserire nel blog del club, che descriva la costruzione di una canna in bamboo.
Sul momento ero rimasto molto perplesso perché oggi esistono una infinità di fonti che trattano del bamboo rodmaking (libri, siti internet, video, forum ecc.) e quindi aggiungere l’ennesimo manualetto mi sembrava solo ripetitivo e pleonastico.
Poi, ripensandoci ed essendo abbastanza stimolato dalla cosa, mi son detto che qualche ideuzza, abbastanza semplice da attuare anche per uno scarso “meccanico” come me, per eseguire più facilmente e/o con meno fatica alcune fasi l’ho avuta, ma non l’ho mai divulgata (a parte al mio compianto amico Albano/ghost) e quindi questa poteva essere l’occasione buona.
Per quanto riguarda l’impostazione dell’articolo, per non produrre una “cosa” pesante e di fatto ripetitiva, ho deciso di fare ampio uso di fotografie di tutte (o quasi) le fasi costruttive inserendo solo semplici accenni o riferimenti a quelle standard o stranote, mentre ho utilizzato una descrizione decisamente più dettagliata per descrivere quelle fasi che eseguo in modo non canonico o con attrezzature di mia concezione (alcune sono in realtà rielaborazioni di idee prese dalla letteratura che ho modificato/adattato alle mie esigenze e, come già detto, scarse capacità di “meccanico” per autocostruirmele).
La procedura di costruzione di base che utilizzo è quella classica derivata dal libro del Garrison (con attrezzi e idee presi anche da tanti altri successivi emuli) apportando modifiche a quelle fasi per me noiose e/o faticose.

NOTE

Le foto rispecchiano l’esatta sequenza delle varie fasi costruttive che ho adottato da alcuni anni; alcune fasi possono essere eseguite prima o dopo altre, in base alle proprie preferenze.
Le fasi classiche sono descritte sommariamente così come alcune procedure alternative (ben note) non sono riportate o sono solo accennate, dando per scontato che, se necessario, è molto facile documentarsi.
Le fasi in cui utilizzo una procedura o un attrezzo non canonico o non noto sono contrassegnate da un (*) posto accanto al titolo del capitolo.
Le foto sono state fatte durante la costruzione di una canna a 2 mani (non ne avevo mai costruite prima) di 11 piedi e 6 pollici, cava ed in 3 pezzi e mi scuso se alcune non sono il massimo soprattutto a causa dello sfondo che può confondere alcuni dettagli, ma me ne sono accorto solo dopo.

AVVERTENZE

Poiché si utilizzano strumenti potenzialmente pericolosi (frese, lame, fonti di calore ecc.) è bene adottare tutte le precauzioni idonee alla propria sicurezza (guanti, occhiali, mascherine per la povere, aspiratori ecc.); volevo solo rimarcare che lo stesso bamboo splittato (cioè suddiviso in listelli) è pericoloso sia prima che dopo piallatura. Prima della piallatura fare attenzione alle schegge (è un legno altamente fibroso), mentre dopo piallatura si deve fare attenzione agli angoli che sono taglienti quasi quanto un coltello affilato (quindi  attenti a far scorrere le dita nude lungo gli split).  


CHE CANNA COSTRUIRE?

La prima cosa a cui deve pensare un rodmaker (in particolare se hobbista) è quella di decidere che canna costruire.
Alcuni riproducono praticamente solo canne di costruttori famosi e allora oggi è “facile”, basta cercare il taper in un libro o in internet e spesso lo si trova.
Altri (io appartengo a questa categoria) si divertono soprattutto a provare taper di propria ideazione o modificando alcuni famosi cercando di renderli un po' più “moderni”. Per progettare la canna si può procedere ad “occhio”, ma il sistema più semplice è quello di utilizzare uno dei programmi di calcolo scaricabili (di solito gratuitamente) da internet, che danno una valida idea (teorica) dell’azione della canna. Il programma forse più noto è Hexrod che calcola le curve di stress secondo il metodo del Garrison.
Io uso un paio di fogli elettronici che ho sviluppato in Excel utilizzando la teoria dei momenti flettenti per calcolare (sempre teoricamente) sia come si comporta una canna alla flessione con un peso statico applicato al suo tip top sia per trasformare una canna piena in cava (hollowed).
Comunque, una volta progettata e costruita, è normale che una canna nuova debba essere affinata testandola e modificandola seguendo, possibilmente, i suggerimenti di uno o più validi ed esperti amici lanciatori.

Ci sentiamo la prossima settimana per il primo capitolo.

Marco Schiavi

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