sabato 3 ottobre 2015

6° CAPITOLO Come costruire una canna di bambù a modo mio. Articolo di Marco Schiavi

Come promesso continuiamo con il 6° Capitolo.....

HOLLOWING(*)
Eseguo l’hollowing (o cavatura) ormai solo di tipo fluted principalmente perché:
-          l’attrezzo che ho costruito ed uso ben si adatta a questo tipo di cavatura e mi permette di cavare abbastanza tranquillamente e velocemente anche il tip dove è molto sottile
-          ritengo che permetta di adottare cavature anche estreme (parete sotto 1 mm) avendo comunque una superficie di incollaggio dei listelli accettabile, quindi recuperando un po’ di gap vs. la cavatura piana che dà un asporto chiaramente più massivo
-          non servono dam (piccoli tratti pieni) ogni tot centimetri  (altro recupero in peso vs. la cavatura piana)
-          i 6 punti di giunzione fra i listelli formano nervature longitudinali che irrobustiscono la parte di canna cavata (volendo se ne può tenere conto recuperando ancora qualcosa in peso)
Anche se la cavatura del tip, in particolare  verso la punta, è insignificante per lo scopo, perché non farla almeno per “omogeneità” di tutta la canna? Secondo me avere una canna metà piena e metà cavata (come fanno diversi costruttori) non è il massimo. È vero che l’eccesso di colla può riempire la piccola cavità, ma, dopo aver sparso la colla sulle strip, basta avere l’avvertenza di “tirarla” più volte con lo spazzolino in modo da lasciare solo un velo senza accumuli che il suo eccesso si riduce parecchio e così  di conseguenza il suo debordare nella cavità.
In foto 42 riporto l’attrezzo che ho costruito. E’ costituito da:
-          un supporto in MDF con piano orizzontale ed una struttura verticale che porta una lastra in MDF scorrevole verticalmente tra 2 guide (ho usato quelle per cassetti, su cuscinetti a sfera)
-          una lunga vite imperniata su cuscinetti a sfera e agganciata posteriormente alla lastra scorrevole verticalmente, la vite è dotata di manopola per il suo azionamento che alza o abbassa la lastra
-          piccolo motore per frese (tipo dremel) installato saldamente sulla parte anteriore della lastra scorrevole in verticale
-          un microtavolo a croce per fresatrici da banco,  installato sul piano orizzontale in MDF
-          un jig in legno installato sul tavolo a croce che, tramite 2 leve in legno spinte da molle e con sagome metalliche triangolari, mi fa da guida e tenuta del listello
-          2 viti che posso regolare in altezza e bloccare in modo di fare da battuta alla lastra scorrevole verticalmente e quindi avere un’altezza di fresatura costante. 


In pratica si tratta di una “fresatrice” a 3 assi. Nelle foto 43-45 si possono vedere altri dettagli  dove il tutto forse risulta più chiaro della descrizione fatta.

Foto 42 - Fresatrice autocostruita, a 3 assi, per hollowing


Foto 43 - Particolare della guida e della fresa tonda installata

Foto 44 - Particolare della guida

Foto 45 - Viti sotto la lastra verticale per bloccaggio della discesa della fresa

Come opero:
-          Installo la fresa tonda di dimensioni idonee al listello ed alla cavatura che voglio fare
-          pongo le lamine di uno spessimetro, corrispondenti in spessore all’altezza della parete che voglio ottenere, appoggiate sul fondo del Jig, sotto alla fresa
-          abbasso la fresa fino a toccare le lamine (foto 46)
-          alzo le 2 viti di battuta fino a toccare la lastra scorrevole e le blocco con il relativo controdado
-          rialzo la lastra scorrevole ed inserisco da sinistra un pezzo di strip analogo a quello da cavare
-          accendo il motore e l’abbasso fino a fresare il listello di prova per un breve tratto
-          controllo la centratura della fresa ed eventualmente agisco sulle regolazioni del tavolo a croce
-          controllo la parte più sottile della parete del listello fresato ed eventualmente agisco sulle 2 viti di battuta
-          quando sono centrato, inserisco il listello da cavare, accendo il motore, abbasso la fresa per cavare la quantità opportuna  e, trazionando il listello con entrambe le mani, faccio la passata (foto 47)
-          ripeto la passata più volte abbassando ogni volta la fresa fino ad arrivare a battuta finale delle 2 viti.

Note: faccio passate leggere asportando poco bamboo per passata (più vicini siamo all’enamel più il bamboo è duro); se si fanno passate troppo “spesse”, oltre ad aumentare la fatica del motore, la fresa tende a sbilanciarsi leggermente di lato creando quindi un canale non centratissimo.  

Nella foto 48 possiamo vedere il dettaglio di listelli cavati. 

Foto 46 - Regolazione altezza parete

Foto 47 - Passata del listello

INCOLLAGGIO E TAGLIO A MISURA
Ora sono pronto ad incollare i listelli portati a taper e cavati, posti nell’ordine esatto per sfalsare i nodi e bloccati in posizione precisa con strisce di nastro adesivo (foto 48).

Foto 48 - Listelli bloccati in posizione pronti per essere sparsi con colla

Foto 49 - Materiali utilizzati per l'incollaggio

Dopo aver mescolato molto bene la colla (in questo caso epossidica bicomponente) la spargo accuratamente sui listelli con uno spazzolino; ripasso con lo spazzolino più volte tirando bene la colla per asportare buona parte del suo eccesso (sui listelli deve essere depositato solo un velo di colla e senza accumuli).
Chiudo i listelli a formare la canna e vado alla legatrice dove la lego facendola ruotare in un senso poi nell’altro (in stile Garrison); tensiono il filo in modo che tiri quel tanto che basta ad essere avvolto ben aderente  alla canna. Uso ca. 750 g (500 g per il tip) di peso per tensionare la corda di trascinamento e quindi l’incollaggio dei listelli (foto 50; il peso usato, costituito da bottiglie riempite di acqua, si vede nella foto 28). 

Foto 50 - legatrice al secondo passaggio, incrociato al primo
 Appena legata la canna, controllo visivamente se vi sono pieghe o torsioni (che eventualmente cerco di eliminare piegando/ruotando la canna in senso contrario al difetto con la colla ancora fresca), la faccio rotolare sul tavolo tramite 2 tamponi (vedi Garrison) e quindi la metto nella sagoma triangolare della PF protetta da una striscia di film da cucina. Utilizzando dei blocchetti di legno in cui ho ricavato longitudinalmente una fessura triangolare equilatera, appiattisco la canna contro la PF con delle pinze a molla e/o legando con nastro adesivo (foto 51).


Foto 51 - Canna incollata in asciugatura su PF

Una volta che la colla è asciutta, tolgo la canna dalla PF, slego il filo e quindi procedo alla sua pulizia che effettuo con carta a vetro grit 100 e poi paglietta (foto 52). Utilizzo la PF primaria (senza taper) come appoggio per questa fase.
Dopo la pulizia, controllo visivamente che la canna sia dritta traguardandola longitudinalmente. Nei casi dubbi o per individuare dov'è l'eventuale difetto appoggio i singoli pezzi su un piano e, ruotandoli su tutte le facce, controllo che rimangano sempre abbastanza aderenti al piano stesso; quando trovo un lato che mostra un sollevamento dal piano, facendo scorrere un dito sulla faccia incriminata individuo dov'è il difetto (la canna premuta torna aderente), quindi  segno il punto. Correggo il difetto usando il calore con moderazione (come quando raddrizzo gli strip).  


Foto 52 - Pulizia dalla colla 

Infine taglio la canna a misura (foto 53).


Foto 53 - Taglio a misura



Continua......la prossima settimana 7° Capitolo





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